Guida pratica alle aperture - 2a mano

La componente artistica presente negli scacchi consente di interpretare il gioco in modo soggettivo, cosicché ciascun giocatore sviluppa sin dai primi passi un suo personale stile di gioco. Ciò fa sorgere specifiche simpatie o antipatie per qualche apertura, ma tale processo può influenzare negativamente il rendimento agonistico perché causa spesso un atteggiamento di rifiuto verso nuovi e stimolanti orizzonti. Per progredire è invece necessario ampliare il proprio repertorio d'aperture, pur nel rispetto del proprio stile di gioco. Possiamo trovare quel che fa per noi in tutte le aperture: varianti chiuse o aperte, combattive o tranquille, lineari o complesse esistono tanto nella Caro-Kann quanto nella Spagnola, o nell'Ortodossa piuttosto che nell`Est-Indiana. Ma come fare per orientarsi in quell'intricata e rigogliosa foresta che è ormai diventata la teoria delle aperture?
L'autore ci viene in soccorso con quest'opera, nella quale ci descrive le molteplici sfaccettature di tutte le più importanti aperture, riuscendo così a fornirci un prezioso strumento per riconoscere le varianti che meglio si possono adattare al nostro personale stile di gioco. Una guida, per l'appunto, utile per imparare, conoscere o improvvisare, ma anche una piacevole e stimolante lettura, con esempi ben scelti e ben commentati, messi ad arte, per attirare la nostra curiosità e per tirarci fuori delle attitudini e dei talenti che forse neppure noi sappiamo di avere.

FABIO LOTTI, insegnante di lettere, è nato a Poggibonsi nel 1946. Maestro di scacchi nel gioco per corrispondenza (punteggio Elo: 2465), collabora in qualità di teorico a svariate riviste e pubblicazioni, tra le quali «Scacco», «L'Italia scacchistica», «Telescacco '92», «Caissa», e Correspondence Chess Yearbook. E` autore de Il Dragone italiano (insieme al Maestro Angelo Picardi), di Varianti per vincere e di Gambetti per vincere, gli ultimi due pubblicati in questa stessa Collana.

• Casa editrice Mursia
• Code 3442us
• Anno 1996
• Pagine p. 254