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Gli scacchi di Johann H. Bauer: quando di tubercolosi si moriva...

Colombo Fabio

La tubercolosi stroncò la vita di alcuni forti scacchisti. Tra questi vi era Johann Hermann Bauer, un giocatore del XIX° secolo tra i primi dieci al mondo della sua epoca. Su di lui non sono stati scritti libri né raccolte di partite. Questo testo intende quindi preservare la memoria di uno scacchista la cui vita terminò troppo presto.

Bauer: tradotto dal tedesco in italiano significa “pedone”. Nomen omen… Il destino nel nome… Gli scacchi!


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Descrizione

Johann Hermann Bauer nacque il 30 giugno del 1861 a Kotopeky in Boemia, che allora faceva parte dell’impero austriaco. Suo padre era proprietario di una tenuta in quella località e successivamente divenne pittore a Praga. Sua madre Eleonora era la sorella maggiore del compositore ceco Josef Richard Rozkošný. Acquisì presto la conoscenza degli scacchi giocando con la sorella, quindi attraverso dapprima un piccolo libro di Wilhelm Schurig e poi “I segreti dell’arte degli scacchi” di Jean Dufresne ed alcune rubriche scacchistiche, in particolare quelle di Max Lange che pubblicò alcune partite di Paul Morphy molto istruttive; fece in tal modo progressi così rapidi che già da giovane vinse numerosi tornei nella sua città natale. Lì si diplomò alla scuola commerciale. Ancora giovane si stabilì dapprima a Praga e poi permanentemente a Vienna dove abitò al n.13 di Wassergasse e dove lavorò per quattro anni come contabile; abbandonò però quel lavoro, per il quale era poco portato, e si mise ad insegnare scacchi; presto divenne rapidamente uno dei giocatori più importanti di quella città già ricca di forti scacchisti e fu uno dei fondatori del “Neuen Wiener Schachclub” nel quale rivestì anche il ruolo di vice-presidente e di segretario; tenne anche lezioni su aperture e finali e si esibì in partite simultanee (ad esempio nel 1888 sconfisse tutti i quattordici suoi sfidanti), sia vedendo le scacchiere sia alla cieca. Nell’inverno 1886/87 si aggiudicò il I° torneo della Società Scacchistica Viennese senza perdere nemmeno una partita! Nel 1887 vinse il torneo sussidiario di Francoforte davanti a Jacques Mieses, conquistando in quell’occasione il titolo di maestro ed aggiudicandosi un premio di 300 marchi. Il torneo magistrale fu invece vinto da George Mackenzie davanti a Joseph Blackburne e Miksa Weiss.


Informazioni
  • Codice 8535
  • Anno 2024
  • Pagine 161
  • Isbn 9798879131567

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