Il sacrificio posizionale
Kondratjev Pavel
Ottima trattazione di come e quando utilizzare uno stratagemma tecnico e psicologico a lunga scadenza, spesso decisivo.
Descrizione
Oggi il problema è come fare per prevalere su un avversario agguerrito ed attrezzato fino ai denti con le più recondite finezze in apertura. Perché si riesca a batterlo, è necessario che commetta almeno un errore, meglio ancora se più d’uno. Quindi la strategia da perseguire è quella che crea all’avversario quanti più problemi possibile, psicologici e reali.
Eppure molti giocatori anche forti prendono in considerazione solo i sacrifici che dopo alcune mosse forzate portano al matto o ad un vantaggio materiale decisivo. Nella migliore delle ipotesi sono disposti a sacrificare in cambio di un’iniziativa determinante. Ma se la bellezza di un sacrificio dipende, come dettano i canoni dell’estetica scacchistica, dalla sua imprevedibilità, cosa può esserci di più bello di un profondo sacrificio posizionale?
Questo libro è fra i pochi ad affrontare con sistematicità il tema dei sacrifici che non prevedono un corrispettivo immediato ma che viceversa mirano a migliorare sulla lunga distanza la posizione di chi li esegue. Si tratta di un’arma assai potente, perché difficile da contrastare, ma proprio per questo da non utilizzare alla leggera.
Finora inspiegabilmente trascurato dalla letteratura scacchistica italiana, il sacrificio posizionale trova in questo libro una trattazione convincente ed esauriente, che insegna come sacrificare per aprire linee di manovra per i pezzi, come difendersi con dei sacrifici, come utilizzare il sacrificio di qualità e, cosa anche più importante, mette a fuoco la psicologia del sacrificio posizionale. Noto maestro, l’autore è stato allenatore di giovani promesse dell’ex Unione Sovietica, tra cui Valerij Salov.
Informazioni
- Casa editrice Prisma
- Codice 3846
- Anno 1998
- Pagine p. 156