L’ascesa della regina degli scacchi. Trame scacchistiche del sec. XV

Messer Giovanni Franchi è il tutore di Ludovico, giovane rampollo di una nobile casata. L’amore per il gioco degli scacchi lo ha portato alla rovina, a causa dell’imbroglio patito da un giocatore spagnolo di nome Cesch.

Quando l’allievo gli appare annoiato, Giovanni non resiste alla tentazione di trasmettergli la sua antica e ormai quasi sopita passione. Ne nascono pagine di complicità tra i due, e insospettabilmente anche con la madre di Ludovico, finché il destino non riporta il maestro e Cesch a confronto.

"Il maestro raccontò all’allievo di come da giovane si sentisse bello e forte, quasi invincibile. Eccellendo in molte cose, non ultimo il gioco degli scacchi, usava queste qualità per fare colpo sulle dame della società ferrarese. E appagò il suo più grande sogno, facendo innamorare nientemeno che la bellissima Biancamaria Minelli, figlia del nobiluomo Giacomo, importante proprietario terriero. Il fidanzamento fu presto celebrato, con soddisfazione di entrambe le famiglie.

Ma Giovanni aveva anche preso a frequentare le taverne dove si scommetteva sui partiti. Un bel giorno, si sparse la voce che in città era comparso uno spagnolo di nome Cesch, a detta di tutti grande giocatore di scacchi e forte scommettitore.

L’intraprendente giovane non riuscì a resistere alla tentazione di affrontare sullo scacchiere questo personaggio. Per arrivare all’appuntamento ben preparato, si procurò molti denari, attingendo dalle casse di famiglia all’insaputa del padre. Nella calca di una taverna dove si faticava non poco a distinguere i pezzi sullo scacchiere, Cesch gli propose un partito. Dopo averci pensato qualche minuto, Giovanni accettò."

«E questa fu una disgrazia, perché quel partito era un imbroglio! E per quell’imbroglio, persi tutti i denari, la fiducia di mio padre, l’amore di Biancamaria. Insomma caddi in disgrazia e venni diseredato. E fu solo grazie a vostra madre, amica di vecchia data di Biancamaria, che trovai impiego presso la vostra famiglia, iniziando una nuova vita.»

Michele Godena è nato a Valdobbiadene il 30 giugno 1967. Laureato in Conservazione dei beni culturali, ha abbracciato il professionismo scacchistico sul finire degli anni Ottanta.

Nel corso della sua fin qui straordinaria carriera è stato:

- vice Campione del mondo U16 (1982, dietro ad Evgenij Bareev)
- finalista del Campionato mondiale assoluto (2000);
- Campione dell’Unione Europea (2007);
- 5 volte Campione italiano (1992-93, 1995, 2005 e 2006);
- 14 volte Campione italiano a squadre.

Ha inoltre partecipato a 14 Olimpiadi e ha vinto numerosi tornei internazionali sia in Italia che all’estero.

Michele Godena è anche uno dei maggiori esperti mondiali della Siciliana con 2.c3.

Bruno Codenotti  è direttore di ricerca presso l’IIT del CNR di Pisa.  è stato Direttore dell’Istituto di Matematica Computazionale del CNR  e ha insegnato presso varie Università negli Stati Uniti.  

Dopo anni dedicati alla ricerca scientifica, si è occupato di divulgazione. Nel 2020 gli è stato conferito il Premio Brescia per la ricerca scientifica  e nel 2021 ha vinto il Premio nazionale per la divulgazione scientifica.

• Casa editrice Caissa Italia
• Codice 8195
• Anno 2023
• Pagine 144
• Isbn 9788867291571