La Tavola Fiamminga
Pérez-Reverte Arturo
In un capolavoro del suspense dall’architettura sapiente, Arturo Pérez-Reverte scrive di scacchi ma anche della vita e del destino, del legame indissolubile fra la Storia e l'oggi, fra la bellezza e la morte: alternando logica ferrea e colpi di scena geniali, La tavola fiamminga mette in scena la sfida eterna tra ordine e caos.
Descrizione
Due giocatori di scacchi e una dama in nero che li osserva, seduta accanto a una finestra. La tavola del maestro Pieter Van Huys ha tutta la raffinata
bellezza dell’arte fiamminga. Ma l’esame a raggi X rivela qualcosa di più, una scritta in caratteri gotici che qualcuno ha voluto occultare sotto gli strati di colore: Quis necavit equitem, chi ha ucciso il cavaliere? Julia non aveva mai provato, davanti a un’opera da restaurare, una simile fascinazione mista a inquietudine. Si sente rabbrividire di fronte a quella domanda riaffiorata da un silenzio di cinque secoli. È riferita alla partita di scacchi che si sta svolgendo fra i due gentiluomini, al cavallo bianco nella mano di uno dei giocatori? Oppure il pittore ha voluto alludere a un crimine irrisolto, a una trama di amore e morte che lega i soggetti ritratti? Arrivare al cuore di questo mistero potrebbe portarle notorietà e denaro, perciò la giovane restauratrice si rivolge all’ex amante Álvaro, professore di storia dell’arte, che le fornisce un prezioso dossier sui tre protagonisti della Partita a scacchi: un cavaliere ucciso in circostanze oscure, il duca di
Ostenburgo e sua moglie, la bella Beatrice di Borgogna.
Con l’inseparabile César, antiquario omosessuale, mentore e amico di una vita, Julia si ritrova al centro di un enigma che allunga la sua ombra
minacciosa sul presente: il suo mondo viene infatti sconvolto da una catena di delitti, firmati da un assassino che sembra voler continuare la
partita iniziata sulla tela. Qualcuno che ha scelto Julia come bersaglio delle sue ossessioni. Mentre con l’aiuto dello scacchista Muñoz Julia
cerca di ricostruire la partita a ritroso e di battere l’avversario sul tempo, l’ignoto deus ex machina continua a muovere i suoi pezzi, in una vertigine di rimandi tra significati simbolici e mondo reale.
In un capolavoro del suspense dall’architettura sapiente, Arturo Pérez-Reverte scrive di scacchi ma anche della vita e del destino, del legame indissolubile fra la Storia e l`oggi, fra la bellezza e la morte: alternando logica ferrea e colpi di scena geniali, La tavola fiamminga mette in scena la sfida eterna tra ordine e caos.
Arturo Pérez-Reverte è nato a Cartagena, in Spagna, nel 1951. Ha lavorato come reporter di guerra per giornali, radio e televisione, coprendo
la maggior parte dei conflitti tra il 1973 e il 1994, anno in cui ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla professione di romanziere. Autore di grande successo, i suoi libri sono stati tradotti in ventinove lingue e hanno avuto numerosi adattamenti cinematografici. Tra i riconoscimenti ottenuti all’estero ricordiamo il premio Palle Rosenkranz dell’Accademia criminologica di Danimarca (1994), il Premio per la letteratura europea Jean Monnet (1997), il Prix Méditerranée Étranger assegnato dall’Académie Goncourt (2001). Dal 2003 Arturo Pérez-Reverte è
membro della Real Academia Española. Tra i suoi titoli, pubblicati in Italia da Marco Tropea Editore, ricordiamo: Il club Dumas, La pelle del tamburo, Il maestro di scherma, Territorio comanche, La carta sferica, L’ombra dell’aquila, La regina del Sud e Una questione d’onore. In collaborazione
con Salani Editore sono stati inoltre pubblicati i primi tre libri della serie del capitano Alatriste (Capitano Alatriste, Purezza di sangue
e Il sole di Breda).
Informazioni
- Casa editrice Rizzoli
- Codice 5851
- Anno rist.2008
- Pagine p. 346
- Isbn 9788817070881