Il buon senso negli scacchi
Lasker Emanuel
Il buon senso negli scacchi – sintesi di una serie di lezioni per un pubblico di scacchisti londinesi – è stato scritto da Lasker nel 1895, l’anno successivo alla conquista del titolo mondiale contro Wilhelm Steinitz, e rappresenta il punto di partenza di quella filosofia della lotta che, introducendo la componente psicologica nell’equazione del confronto scacchistico, è stata una delle più grandi rivoluzioni concettuali nella storia del gioco.
Descrizione
Gli scacchi, come la vita, seguono un principio di semplicità, economia e armonia. Migliorare nel gioco degli scacchi non vuol dire affidarsi a soluzioni prestabilite, ma trattare la posizione alla scacchiera come ogni altro tipo di lotta della nostra quotidianità: con buon senso, linearità di pensiero e «ragionevoli dosi di scetticismo e scrupolosità nella verifica».
Nella primavera del 1895, il campione mondiale di scacchi in carica Emanuel Lasker ha tenuto una serie di conferenze a Londra per giocatori di club e di livello intermedio.
Nello stesso anno ha raccolto questo materiale e lo ha trascritto in un manoscritto da pubblicare, mantenendolo informale, come era il tono colloquiale delle lezioni. Il risultato è stato Il buon senso negli scacchi, a lungo considerato come un classico sia durante la vita di Lasker sia per le generazioni successive.
Con la prefazione di Federico Cenci.
Informazioni
- Casa editrice Cliquot
- Codice 7021
- Anno 2016
- Pagine p. 144
- Isbn 9788899729073