Vincere a scacchi con la psicologia
Benko Pal, Hochberg Burt
Come apprendere e mettere in pratica le astuzie mirate a mettere maggiormente in difficoltà l`avversario di turno.
Descrizione
Un libro pensato per coloro, e sono tanti, che finora hanno giocato (nei circoli e nei tornei) improvvisando il ruolo da assumere di fronte alla scacchiera. Nei primi cinque capitoli Benko passa in rassegna i grandi scacchisti che hanno sviluppato ed applicato per primi il metodo psicologico, da Lasker ad Alekhine a Botvinnik. Nella seconda parte presenta esempi concreti di applicazione di quei metodi che, è bene ricordarlo, si possono applicare indipendentemente dalla forza di gioco.
L`assunto di Benko è quello di Lasker: gli scacchi sono principalmente lotta. E dunque non ci può essere che un obiettivo, vincere. Per farlo non basta scegliere i piani secondo le caratteristiche della posizione, bisogna anche sceglierli secondo le caratteristiche dell`avversario. Eppure perfino certi maestri – mai però di alto livello – continuano a scegliere lo stesso piano nella stessa posizione, non importa l`avversario, non importa la situazione. La convinzione di Benko è che, date due identiche posizioni, la migliore mossa contro il giocatore A al primo turno di un torneo può non essere la migliore contro il giocatore B all`ultimo turno. Una volta accettata la logica di tale argomento, non resta che analizzare i fattori psicologici che governano il gioco in torneo.
Ricorrere all`arma psicologica significa applicare il principio di Lasker secondo cui la mossa migliore è quella che disturba di più l`avversario. Conviene dar retta a Pal Benko. Egli vuole insegnarvi a progettare tutte le condizioni perché l’avversario di turno giochi nel peggior modo possibile, e voi nel migliore possibile. In altre parole, questo libro vuol fare di voi dei giocatori che vincono di più.
Informazioni
- Casa editrice Prisma
- Codice 3394
- Anno 1995
- Pagine p. 192
- Isbn 88-7264-048-2